Due settimane fa ho letto che il Giappone, sempre in previsione delle Olimpiadi di Tokyo nel 2020, intende modernizzare tutte quelle toilette pubbliche che non sono all’occidentale, cioè nelle quali non ci si può sedere ma accovacciare, per renderle più confortevoli per gli utilizzatori occidentali. La notizia mi ha fatto sorridere, sia pur ironicamente, pensando se ad esse, alle toilette, sia stata data -e sarebbe data- la stessa importanza in Italia, in concomitanza di grandi eventi. Ad es. in occasione dell’ultima Expo di Milano nel 2015.
Del resto la pipì scappa a tutti, in Oriente come in Occidente, e sarebbe quindi giusto dare ai gabinetti pubblici l’attenzione che meritano. Ricordo qualche tempo prima dell’inizio dell’Expo 2015, quando si era in pieno clima di preparativi, che alla ricerca di un bagno nella stazione Gobba della metropolitana milanese, m’imbattei nella “solita” toilette fatiscente e con la porta che non si chiudeva. Nella Milano capitale della moda e del design…
In Giappone, invece, i bagni sono dappertutto, perfino in ciascuna delle centinaia di stazioni della metropolitana di Tokyo. Magari quelli di stazioni in cui transitano ogni giorno centinaia di migliaia di persone, come Shinjuku, sono meno puliti, ma è comprensibile, però ci sono sempre e perfettamente indicati. Accade lo stesso in tulle le stazioni della metropolitana di Roma e Milano ?
E’ soprattutto un problema di scelte, anzi di sensibilità, oserei dire di civiltà, che quando si progetta un luogo o si organizza un evento, si dà o non si dà importanza alle toilette. Altro esempio, anche questo negativo, quello della nuova Stazione Tiburtina, in cui è così evidente la sproporzione, soprattutto in termini di spesa sostenuta, tra la faraonica opera architettonica -vedi l’ingresso-, costato chissà quanto, e i ridicoli bagni pubblici presenti.
Quando si parla di toilette in Giappone, molti sono attratti dalla tecnologia e dalla presenza di tanti pulsanti, da quello per azionare il bidé a quello per il getto d’aria, ma prima di arrivare a questo secondo me ciò che più conta è che ci sono, dovunque. Le toilette.